TEATRO PUCCINI 24/25

Teatro Puccini Firenze

www.teatropuccini.it

Toscral ha acquistato 4 abbonamenti per la visione dei seguenti spettacoli nella rappresentazione sotto indicata:

** Costo del biglietto per ogni singolo spettacolo € 14,00 **

Come di consueto il socio potrà iscriversi al sorteggio di 2 biglietti

(uno per il socio, uno per un accompagnatore).

Toscral parteciperà al costo del biglietto del solo socio.

Toscral non è responsabile di eventuali variazioni di orario e data. E’ cura del vincitore accertarsi che l’evento si terra’.

Si precisa che il calendario potrebbe subire variazioni e/o modifiche per motivi indipendenti dalla volontà della direzione, pertanto consigliamo di controllare durante l’anno eventuali comunicazioni che verranno riportate sul sito del teatro.

I BIGLIETTI DEGLI SPETTACOLI SARANNO TENUTI IN CUSTODIA PRESSO LA BIGLIETTERIA DEL TEATRO ED IL SOCIO VINCITORE TROVERA’ UNA BUSTA A SUO NOME DA RITIRARE LA SERA DELLO SPETTACOLO VINTO.

Non sono ammesse rinunce successive all’estrazione. I soci estratti, in caso di impossibilita’ e/o imprevisto sono pregati di avvertire la segreteria Toscral al 370/3717871 anche messaggio whatsapp, in modo da poter  far partecipare un altro socio.

Per le iscrizioni, è necessario inviare una mail segnalando chiaramente gli spettacoli per i quali si intende iscriversi al sorteggio: info@toscral.it.

SCADENZA ISCRIZIONI: 23 ottobre 2024

SPETTACOLO N. 1 – VENERDI 8 NOVEMBRE 2024 ORE 21,00

ANTENATI THE GRAVE PARTY

La nostra storia è un poema epico in codice, un cammino tortuoso, una saga senza paragoni e noi

non siamo né la fine, né il fine di quella storia…”.

Antenati è uno spettacolo legato al progetto La Fabbrica del Mondo, ripercorre l’evoluzione della nostra specie. Attraverso l’incontro immaginato con i nonni dei nonni, con le 8.000 generazioni che ci collegano ai nostri progenitori comuni, quel piccolo nucleo africano da cui tutti gli abitanti del pianeta della nostra specie provengono. Alla parola è affidato il compito di far vedere questa stirpe di funamboli che ci ha preceduto e da cui abbiamo ereditato difetti e virtù.

SPETTACOLO N. 2 – VENERDI 15 NOVEMBRE 2024 ORE 21,00

UNA PICCOLA ODISSEA

di Andrea Pennacchi

«Sono venuto in possesso di una copia dell’Odissea abbastanza presto: quand’ero alle medie, mio padre gestiva lo stand libri alla festa dell’Unità del mio quartiere, mentre mia mamma regnava incontrastata sulle fumanti cucine. La pioggia aveva danneggiato una versione in prosa della Garzanti, e mio papà me la regalò. Non c’era differenza, per me, tra Tolkien e Omero, era una grande storia, anzi una storia di storie, in cui non faticavo a riconoscere le persone che amavo: mio padre che torna dal campo di concentramento, mia madre che aspetta, difendendosi dagli invasori, i lutti, la gioia. E ho sempre desiderato raccontarla. L’Odissea è stata definita: “un racconto di racconti”, una maestosa cattedrale di racconti e raccontatori, attraversata da rimandi ad altre storie, miti, in una fitta rete atta a catturare il lettore. Proprio il suo essere costruita mirabilmente per la lettura, però, la rende difficile da raccontare a teatro, ricca com’è.

SPETTACOLO N. 3 – GIOVEDI 28 NOVEMBRE 2024 ORE 21,00

VENERE NEMICA

scritto da Drusilla Foer e Giancarlo Marinelli

Venere, Dea della bellezza e dell’amore, esiste ancora. Creatura immortale, l’antica Dea vive oggi lontano dall’Olimpo e dai suoi parenti, immaturi, vendicativi, capricciosi, prigionieri come la Dea stessa nell’eterna bolla di tempo che è l’immortalità. Ha trovato casa a Parigi, fra gli uomini, di cui invidia la mortalità, che li costringe all’urgenza di vivere emozioni, esperienze sentimenti. Venere può permettersi di essere imperfetta tra gli umani. A causa del rapporto con la sua misteriosa cameriera, Venere, nel momento in cui gli uomini non credono più agli dèi ma agli eroi, ripiomba nel passato. Ispirato alla favola di Apuleio “Amore e Psiche”, Venere Nemica rilegge il Mito in modo divertente e commovente a un tempo, in bilico tra tragedia e commedia, declinando i grandi temi del Classico nella contemporaneità: la competizione suocera/nuora, la bellezza che sfiorisce, la possessività materna nei confronti dei figli, il conflitto secolare fra uomini e Dei. Venere Nemica è una pièce teatrale supportata dalla musica con un repertorio inaspettato, intenso, crudele.

SPETTACOLO N. 4 – VENERDI 13 DICEMBRE 2024 ORE 21,00

PAOLO ROSSI IN ….DA QUESTA SERA SI RECITA A SOGGETTO!!

Da questa sera si recita a soggetto, ovvero si improvvisa. Come prevedere dunque cosa accadrà proprio durante lo spettacolo che vedrete voi? Dipende dal pubblico, dal clima, dagli attori, da chi sceglierà di parlare per primo. A soggetto, ovviamente; a braccio, con dei punti fissi ma senza copione. Si parte dalla pièce di Pirandello, il quale nell’avvertenza posta in testa al terzo dramma della “trilogia del teatro nel teatro” si premura di scrivere al primo rigo: “L’annunzio di questa commedia, così nei giornali, come nei manifesti, dev’esser dato, senza il nome dell’autore”. Ovvero senza il suo di nome. E nell’elenco degli attori e delle attrici in cartellone mette al primo posto: “col concorso del pubblico che gentilmente si presterà”. Da questo testo si partirà per un viaggio, sempre accompagnati dal capocomico Paolo Rossi e la sua compagnia di giro, in un percorso sì pirandelliano, ma anche profondamente attuale. Perché Paolo da un lato parla direttamente con Luigi Pirandello e si lascia consigliare e portare avanti nella trama, dall’altro resta e rimane ancorato alla realtà, e a come la realtà odierna e più spiccia non possa non entrare inevitabilmente in qualsiasi cosa che sia viva come il teatro. La vita nel teatro, dunque, ma anche il teatro nella vita, ovvero il nostro bisogno continuo di mostrarci performanti in tv e sui social. Forse ci siamo tutti trasformati in personaggi tragicomici in cerca d’autore.

SPETTACOLO N. 5 – VENERDI 17 GENNAIO 2025 ORE 21,00

NUOVA PRODUZIONE

di Alessandro Bergonzoni

SPETTACOLO N. 6 – VENERDI 31 GENNAIO 2025 ORE 21,00

SULLA MORTE SENZA ESAGERARE

Sulla morte senza esagerare è un omaggio alla poetessa polacca Wisława Szymborska. Ideato e diretto dal regista Riccardo Pippa, lo spettacolo affronta il tema della morte in chiave ironica e divertente attraverso un uso non convenzionale di maschere contemporanee. Le figure si muovono con verità e leggerezza su un tessuto drammaturgico originale. Sulla soglia tra l’aldiquà e l’aldilà, dove le anime prendono definitivo congedo dai corpi, c’è la nostra Morte. I vivi la temono, la fuggono, la negano, la cercano, la sfidano, la invocano. L’unica certezza è la morte, si dice. Ma quanti ritardi nel suo lavoro, quanti imprevisti, tentativi maldestri, colpi a vuoto e anime rispedite al mittente! E poi che ne sa la Morte, lei che è immortale, di cosa significhi morire? Maschere contemporanee di cartapesta, figure familiari raccontano, senza parole, i loro ultimi istanti, le occasioni mancate, gli addii; raccontano storie semplici con ironia, per parlare della morte, sempre senza esagerare.

SPETTACOLO N. 7 – VENERDI 28 FEBBRAIO 2025 ORE 21,00

4 5 6

4 5 6 è la storia comica e violenta di una famiglia che, isolata e chiusa, vive in mezzo a una valle oltre la quale sente l’ignoto. Padre, madre e figlio sono ignoranti, diffidenti, nervosi. Si lanciano accuse, rabboccano un sugo di pomodoro lasciato dalla nonna morta anni prima, litigano, pregano, si odiano. Ognuno dei tre rappresenta per gli altri quanto di più detestabile ci sia al mondo. E tuttavia occorre una tregua, perché sta arrivando un ospite atteso da tempo, che può e deve cambiare il loro futuro. Tutto è pronto, tutto è perfetto. Ma la tregua non durerà.

SPETTACOLO N. 8 – VENERDI 7 MARZO 2025 ORE 21,00

PILLOLE DI ME

di Alessandro Benvenuti

“Pillole di me, ossia un po’ di robe comiche, un po’ recitate, un po’ lette, per raccontare a quelle orecchie che vorranno ascoltarmi, il mio divertimento nel vivere una vita sul filo di una comicità condensata in pillole salvifiche che proteggono il cervello e la sua cugina Anima, dal brutto che l’esistenza ogni giorno ci propone con sadico entusiasmo, senza che nessuno le abbia minimamente chiesto niente. Avrei potuto scrivere “cavalli di battaglia”. Molti colleghi arrivando a proporre un recital di monologhi fra i più apprezzati della loro carriera, usano quella forma lì per spiegare che cosa andrà a vedere lo spettatore. Diciamo che di questi tempi però di ‘battaglie’ ce ne sono anche troppe nel mondo che alimentano stupide, feroci, quanto inutili guerre. Così ho optato per un titolo dal sapore un po’ medicamentoso: “Pillole di me”, appunto. Niente di chimico, pastiglie fatte di erbe vispe e naturali cresciute negli orti di casa mia. Spero che almeno per una sera diano a chi vorrà inghiottirle un po’ di ascetico sollievo”. A.B.

SPETTACOLO N. 9 – VENERDI 14 MARZO 2025 ORE 21,00

TUTTORIAL

uno spettacolo di e con gli OBLIVION: Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni,

Gli Oblivion, incantati dal richiamo suadente del Metaverso, si proiettano nel futuro con questo nuovo spettacolo interamente dedicato alla contemporaneità. TUTTORIAL è una realtà alternativa dove Galileo Galilei è una star di TikTok, Leonardo da Vinci non riesce a produrre contenuti virali e Marco Mengoni canta all’Ikea. Senza senso e senza tempo, personaggi di varie epoche allietano le giornate dei loro follower in cambio dell’agognato successo. Dare piacere per monetizzare, in pratica il mestiere più antico del mondo. E tutti sono ben felici di farlo, a partire dai cinque Oblivion che spaziano dai litigi tra Bell e Meucci sull’invenzione del telefono, al presentarci le creature tipiche delle modernità come l’infaticabile Rider e il pavido Leone da Tastiera fino ad arrivare alla satira di costume, alla politica e all’attualità. Con il virtuosismo dei loro arrangiamenti, effetti sonori avveniristici e quella innata voglia di distruggere gli schemi, gli Oblivion cantano, suonano, percuotono diventando anche l’orchestra di loro stessi e realizzano ogni sera un anti-musical carbonaro a metà tra avanspettacolo e dj-set.

SPETTACOLO N. 10 – VENERDI 28 MARZO 2025 ORE 21,00

SALVEREMO IL MONDO PRIMA DELL’ALBA

CARROZZERIA ORFEO

Dopo aver esplorato in diversi spettacoli il mondo degli ultimi, dei reietti, degli esclusi e dei perdenti, in questa nuova produzione intendiamo indagare il mondo del benessere e dell’apparente successo, attraverso il racconto dei primi, dei vincenti, della classe dirigente, dei ricchi, paradossalmente, però, imprigionati nello stesso vortice di responsabilità asfissianti, doveri castranti, sensi di colpa e infelicità che appartengono a tutti e, quindi, frantumati da tutto ciò che la mentalità capitalista non può comprare: l’amore per se stessi, la purezza dei sentimenti, gli affetti sinceri, la ricerca di un senso autentico nell’esistenza.

SPETTACOLO N. 11 – GIOVEDI 3 APRILE 2025 ORE 21,00

BALASSO FA RUZANTE

(Amori disperati in tempo di guerre)

In principio c’era il “ruzzare”. Ovvero il rincorrersi per giocare. Giocare/ recitare sopra radici teatrali e linguistiche senza inciampare. Balasso ci è riuscito intrecciando una compilation di testi tratti dall’opera di Beolco e re-inventando un gergo che ne mantenesse senso e suono. Una drammaturgia fatta di scelte lessicali che sono, in pieno stile Ruzantiano, scelte politiche e polemiche. Un neo-dialetto obliquo, abbondante e spassoso che rende concrete tre figure toccanti: l’amico rivale Menato, Gnua donna sottoposta eppure dominante e lo stesso Ruzante. Un uomo contemporaneamente furbo e credulone pavido eppure capace di uccidere, un eroe comico dentro il quale scorre qualcosa di primitivo che lo rende immortale. In questo mondo di villani dove la peste va e viene, tragico e comico sono fusi e conditi da desideri fisici inappagati e diritti non riconosciuti. Attraverso un profondo lavoro umoristico si cerca di demistificare la città, il potere, l’idea falsata di benessere alle quali questi villani hanno sacrificato tutto.

SPETTACOLO N. 12 – VENERDI 11 APRILE 2025 ORE 21,00

FERDINANDO

di Annibale Ruccello

Arturo Cirillo riporta in scena FERDINANDO, capolavoro della drammaturgia di Annibale Ruccello (1956-1986). Con questo allestimento, Arturo Cirillo, dopo le fortunate prove dello stesso autore Le cinque rose di Jennifer e L’ereditiera (Premio Ubu), firma un altro classico e allo stesso tempo contemporaneo capolavoro. Agosto 1870: il Regno delle Due Sicilie è caduto e la baronessa borbonica Donna Clotilde nella sua villa vesuviana si è “ammalata” di disprezzo per il re sabaudo e per l’Italia piccolo-borghese nata dalla recente unificazione. A fare da infermiera all’ipocondriaca nobildonna è Gesualda, cugina povera e inacidita dal nubilato, ma segreta amante di Don Catellino, prete di famiglia corrotto e vizioso. I giorni passano tutti uguali, tra pasticche, decotti, rancori e bugie. A sconvolgere lo stagnante equilibrio domestico è l’arrivo di un bel sedicenne che, rimasto orfano, viene mandato a vivere da Donna Clotilde, di cui risulta essere un lontano nipote. Sarà lui a gettare lo scompiglio nella casa, riaccendendo passioni sopite e smascherando vecchi delitti. Ma chi è davvero Ferdinando?

Postato il 16/07/2024