TEATRO DELLA PERGOLA – FIRENZE
Toscral ha acquistato 4 abbonamenti Platea Completo per la visione dei seguenti 19 spettacoli nella rappresentazione del sabato sera ore 21,00 (salvo diversamente indicato).
** Costo del biglietto per ogni singolo spettacolo € 19,00 **
Toscral parteciperà al costo del biglietto del solo socio.
GLI ABBONAMENTI e/o i biglietti SARANNO INVIATI AI VINCITORI DEL SORTEGGIO IN FORMATO PDF IN ALLEGATO ALLA MAIL DI CONFERMA VINCITA – DOVRANNO ESSERE ESIBITI LA SERA DELLO SPETTACOLO (POSSONO ESSERE STAMPATI O MOSTRATI DALLO SMARTPHONE). Si ricorda che per regolamento del teatro gli abbonamenti sono intestati a persone fisiche, ma che possono essere liberamente usati da tutti.
Toscral non è responsabile di eventuali variazioni di orario e data. E’ cura del vincitore accertarsi che l’evento si terra’. Si precisa che il calendario potrebbe subire variazioni e/o modifiche per motivi indipendenti dalla volontà della Direzione, pertanto consigliamo di controllare tutte le date e durante l’anno eventuali comunicazioni che verranno riportate sul sito del teatro.
Per le iscrizioni, è necessario inviare una mail segnalando chiaramente gli spettacoli per i quali si intende iscriversi al sorteggio: info@toscral.it.
SCADENZA ISCRIZIONI: 20 ottobre 2024
Non sono ammesse rinunce successive all’estrazione. I soci estratti, in caso di impossibilita’ e/o imprevisto sono pregati di avvertire la segreteria Toscral o per mail o al numero 370/3717871 anche messaggio whatsapp, in modo da poter far partecipare un altro socio.
SPETTACOLO N. 1 – SABATO 9 NOVEMBRE 2024 ORE 21,00
LA LOCANDIERA di Carlo Goldoni con Sonia Bergamasco
La locandiera di Goldoni è un classico della tradizione teatrale. Antonio Latella pone l’accento sulla straordinaria attualità del primo testo italiano in cui è protagonista una donna. Per farlo, il regista supera i giochi di seduzione, gli equivoci e inganni a cui questa commedia è associata. Trasforma Mirandolina, interpretata da Sonia Bergamasco (già Martha in Chi ha paura di Virginia Woolf?), formalmente al servizio dei suoi clienti, in una sorta di eroina capace di sconfiggere l’universo maschile, sbarazzandosi in un sol colpo di un cavaliere, di un conte e di un marchese. Decidendo di sposarsi con il suo servitore, la protagonista compie una scelta politica: mettendo a capo di tutto la servitù, sceglie di nobilitare i commercianti e gli artisti, trasformando la locanda nel luogo in cui verrà riscritta la storia teatrale del nostro Paese.
SPETTACOLO N. 2 – SABATO 16 NOVEMBRE 2024 ORE 21,00
MEIN KAMPF di Stefano Massini da Adolf Hitler con Stefano Massini
Cento anni ci separano dal 1924, anno di nascita del Mein Kampf. E otto anni sono invece trascorsi dal 2016, quando la Germania decise di consentirne nuovamente la pubblicazione in libreria, ritenendo che soltanto la conoscenza potesse evitare il ripetersi della catastrofe. Stefano Massini, dopo anni di lavoro incrociando i testi di tutti i comizi del Führer con la prima stesura del libro-manifesto dettato dal giovane Hitler nella cella di Landsberg, propone il Mein Kampf senza filtri, non solo con lo stile ossessivo, barocco ed enfatico del testo originario, ma soprattutto in un millimetrico studio teatrale dei ritmi, dei toni, degli affondi verbali del dittatore tedesco. E la consapevolezza di questo meccanismo è l’unico antidoto al suo nefasto replicarsi.
SPETTACOLO N. 3 – SABATO 30 NOVEMBRE 2024 ORE 21,00
FALSTAFF A WINDSOR di William Shakespeare con Alessandro Benvenuti
Falstaff a Windsor è la fine di una trilogia dedicata all’antieroe, iniziata con Nero Cardinale, testo originale di Chiti dal sapore del classico, proseguita poi con L’avaro di Molière. <In questo adattamento l’eroe e antieroe “resuscita” a Windsor esprimendo, gigione e irridente, la natura del suo personaggio: un’arroganza aristocratica, con un sangue plebeo, popolaresco, che muta dalla rabbia al sarcasmo, ma rimane disarmante, quasi patetico, perché non conosce, o non sa, darsi le regole e la consapevolezza dell’età che “indossa”.
SPETTACOLO N. 4 – SABATO 7 DICEMBRE 2024 ORE 21,00
ASPETTANDO RE LEAR da William Shakespeare con Alessandro Preziosi
Aspettando Re Lear parla di follia, di potere che distrugge, di solitudine, di caos dentro e fuori. Alessandro Preziosi dirige e interpreta con Nando Paone l’adattamento di Re Lear di Tommaso Mattei che si concentra sul momento chiave della tragedia shakespeariana, rappresentato dalla tempesta che colpisce il re proprio mentre vaga alla mercè degli eventi, dopo il disastro combinato con ognuna delle sue “amate” figlie. Lear, accompagnato dal conte di Kent, sotto le mentite spoglie del servo Caio, e dal fedele Fool, a sua volta “interpretato” con arguzia dalla figlia Cordelia amorevolmente impegnata a farlo rinsavire, sembra assistere inerme allo sconvolgimento dell’ordine naturale, fino all’inaspettato finale.
SPETTACOLO N. 5 – SABATO 14 DICEMBRE 2024 ORE 21,00
TRE MODI PER NON MORIRE di Giuseppe Montesano con Toni Servillo
Tre modi per non morire è un viaggio teatrale in tre tappe, attraverso altrettanti momenti in cui alcuni grandi poeti ci hanno mostrato come metterci alla ricerca della nostra stessa vita. Lo scrittore Giuseppe Montesano riconosce in Charles Baudelaire, Dante e nei classici greci quegli autori che, ancora oggi, ci insegnano l’arte di non morire, da loro stessi messa in pratica. Si inizia con Monsieur Baudelaire, quando finirà la notte?, un inno alla bellezza come arma per vincere ingiustizia e depressione; si prosegue con Le voci di Dante, in cui prendono la parola alcuni celebri personaggi della Commedia; e si conclude con Il fuoco sapiente, la poesia e la filosofia greche per immaginare un futuro diverso. Testi interpretati in scena da Toni Servillo, empatica guida che accompagna il pubblico in un itinerario che vuole essere un antidoto alla paralisi del pensiero, una via per riscoprire il senso profondo di quelle parole che l’attore dice con tutto il corpo e la mente, per nutrire la sua e la nostra interiorità.
SPETTACOLO N. 6 – SABATO 18 GENNAIO 2025 ORE 21,00
L’ISPETTORE GENERALE di Nikolaj Gogol con Rocco Papaleo
L’ispettore generale è espressione emblematica del teatro gogoliano e del suo tentativo di denunciare, attraverso riso e comicità, la burocrazia corrotta della Russia zarista. L’opera più analizzata, criticata, incompresa della letteratura russa rivive nell’adattamento di Leo Muscato, che dirige Rocco Papaleo nel ruolo del titolo. Infatti, i testi precedenti erano basati sulla contrapposizione fra il bene e il male. Qui, per la prima volta, i personaggi sembravano tutti negativi. In realtà, è tutto più metaforico che naturalistico. La cittadina in cui irrompe l’ispettore generale non rappresenta una concreta località russa, ma una piccola comunità autosufficiente, un microcosmo autonomo perfettamente isolato, in cui Gogol fa confluire un mondo in cui l’ingiustizia e il sopruso dominano l’esistenza.
SPETTACOLO N. 7 – SABATO 25 GENNAIO 2025 ORE 21,00
SARABANDA di Ingmar Bergman con Renato Carpentieri
Sarabanda è un ultimo confronto di una coppia che, in presenza d’un figlio e di una nipote, evidenzia le molteplici sfumature delle relazioni umane e familiari e la loro capacità di generare rimpianti, rimorsi, rancori. Il mistero dell’amore e dell’odio, l’ineluttabile conflitto tra genitori e figli, tra indifferenza e attaccamento morboso, la vecchiaia, l’angoscia degli «ultimi giorni», lo scenario della vita, «troppo grande» per la debolezza umana, sono i temi di questa Sarabanda con Renato Carpentieri, Alvia Reale, Elia Schilton, Caterina Tieghi diretti da Roberto Andò. Una danza lenta e severa in cui le coppie si formano e si disfano: dieci scene, dieci dialoghi in cui i personaggi s’incontrano a due a due, per sciogliersi definitivamente nell’esecuzione di padre e figlia della omonima suite bachiana. Un testo scomodo nella sua cruda onestà, ma il cui vero messaggio non è affidato alle parole, ma ai silenzi e ai gesti: alla tenerezza di un abbraccio, di un tenersi per mano, di un denudarsi accettando di rivelare l’uno all’altro la fragilità di corpi segnati dal tempo e dal peso di vivere.
SPETTACOLO N. 8 – SABATO 1 FEBBRAIO 2025 ORE 21,00
CHI E’ IO?
scritto e diretto da Angelo Longoni con Francesco Pannofino
“Chi è io?” si chiede il grande intellettuale e psicoanalista Leo Mayer, interpretato da Francesco Pannofino, insieme alle persone che ama e che lo amano, in un tumulto di paure e passioni, mentre rivive il sogno della sua vita in un vortice di annegamento. I sogni curano davvero la realtà mischiandola con l’irreale? Le riflessioni filosofiche di Mayer vengono poi dissolte da un sogno trash televisivo, lo spaesamento è comico e inquietante. Ha a che fare anche con alcuni suoi pazienti che sfuggono alle normali regole comportamentali, relazionali, affettive e psichiche. In definitiva tutti abitiamo la realtà, la fantasia e l’inconscio, e tutti ci facciamo la stessa domanda: cosa conta davvero nella vita? Cosa siamo e cosa vogliamo? Quello che vogliono tutti: amore e perdono.
SPETTACOLO N. 9 – SABATO 8 FEBBRAIO 2025 ORE 21,00
AMLETO uno spettacolo di e con Filippo Timi
L’Amleto di Filippo Timi è annoiato, non ha più voglia di interpretare la solita solfa familiare, non ha più voglia di amare Ofelia, non ha più voglia di niente. Invano voci fuori campo lo richiamano al suo destino. Quasi un leone in gabbia, il principe, un po’ bambino viziato, un po’ vate visionario, si aggira in mezzo a una festa luttuosa. Intorno a lui, personaggi direttamente scaturiti dalla sua mente folle, interpretati da Elena Lietti, Lucia Mascino, Marina Rocco, attrici storiche della sua compagnia, ancora una volta eccezionalmente insieme per dar vita a questa nuova edizione. Un Amleto spiazzante, comico, furibondo, folle e colorato. Di fronte alla tragedia esistono due possibilità: soccombere o esplodere nel massimo della vitalità. Timi ha scelto la seconda, trasformando la tragedia in commedia, tra potere e oblio, tra frivolezza e pazzia; esasperando così la radice comica di Shakespeare che faceva dire a Nietzsche: «Non conosco lettura più straziante di Shakespeare: cosa deve aver sofferto un uomo per avere a tal punto bisogno di fare il pagliaccio».
SPETTACOLO N. 10 – SABATO 15 FEBBRAIO 2025 ORE 21,00
LO ZOO DI VETRO di Tennessee Williams con Mariangela D’Abbraccio
Lo zoo di vetro di Tennessee Williams racconta le vicende della famiglia Wingfield, composta dalla madre Amanda e dai suoi due figli, Tom e Laura, ragazza timida e claudicante. Si muovono tra sogni, paure, sentimenti, rimorsi, oppressione, illusioni. Cambiano a volte i ruoli ed è la madre ad avere certe pretese, ma non cambiano i desideri, ben diversi e non ricambiati. È un’opera attraversata da una nostalgia che risulta essere devastante con protagonista anime fragili che potrebbero facilmente ritrovarsi nella nostra società. I personaggi di questa storia familiare diretta da Pier Luigi Pizzi, con protagonista Mariangela D’Abbraccio, li vedremo muoversi intrappolati nel loro simbolico “zoo di vetro”, che diventa anche nostro, arrivandoci come un’onda dal profondo delle nostre anime, ma i loro sentimenti e le loro parole ci attraverseranno il cuore.
SPETTACOLO N. 11 – SABATO 22 FEBBRAIO 2025 ORE 21,00
LAPIS LAZULI ideato e diretto da Euripides Laskaridis con Angelos Alafogiannis
Dopo Relic (2015), Titans (2017) ed Elenit (2019), in tournée ininterrottamente in tutto il mondo, Euripides Laskaridis ha ora intrapreso un nuovo lavoro teatrale, Lapis Lazuli. Ispirandosi all’affascinante pietra blu del lapislazzulo, rinomato per il suo comportamento imprevedibile sotto pressione, Laskaridis crea un nuovo mondo accattivante ed enigmatico pieno di dualità intriganti. Il nome stesso della pietra, lapislazzulo (spesso interpretato come la “Pietra del Cielo”), allude a un’origine sia terrena che celeste. È stata proprio questa dualità insita nel nome della pietra a innescare l’intenzione dell’artista di tessere meticolosamente sul palco un arazzo di variazioni apparentemente contraddittorie.
SPETTACOLO N. 12 – SABATO 1 MARZO 2025 ORE 21,00
IL FU MATTIA PASCAL dal romanzo di Luigi Pirandello con Geppy Gleijeses
Un uomo creduto e poi fintosi morto, quando “risuscita” s’accorge che non può essere riammesso nella società, nella famiglia, perché per la società, per la famiglia egli è morto davvero. Quale prova più scintillante del sentimento del contrario nel Fu Mattia Pascal di Pirandello? Geppy Gleijeses, diretto da Marco Tullio Giordana, interpreta un testo di disonestà e purezza, vita morte nel grande caleidoscopio della certezza sociale, che bolla come sicuro quello che non esiste e come inesistente quello che vive. E dentro una tessitura umoristica, elementi riflessivi e irrazionali sconvolgono quella quarta parete, che nel teatro come nel romanzo dovrebbe essere protezione d’impersonalità, come se l’autore stesso e il pubblico non esistessero.
SPETTACOLO N. 13 – SABATO 8 MARZO 2025 ORE 21,00
GENTE DI FACILI COSTUMI di Nino Manfredi con Flavio Insinna
Andato in scena per la prima volta nel 1988, con lo stesso Nino Manfredi nei panni del protagonista, Gente di facili costumi, di Nino Marino e Nino Manfredi, ha per protagonisti Giulia Fiume nella parte di Anna – nome d’arte “Principessa” – una prostituta disordinata e rumorosa che sogna di diventare “giostraia” e Flavio Insinna nel ruolo di Ugo, l’inquilino del piano di sotto, un intellettuale che vivacchia scrivendo per la tv e per il cinema, ma che sogna di fare film d’arte. La vicenda prende il via la notte in cui Ugo sale al piano di sopra per lamentarsi con la coinquilina che tornando a notte fonda e accendendo il giradischi l’ha svegliato e lei, per la confusione, lascia aperto il rubinetto dell’acqua della vasca allagando irrimediabilmente l’appartamento di lui. Ugo sarà costretto quindi, anche a causa di uno sfratto, a trovare rifugio dalla “Principessa”. È l’avvio di un confronto/scontro pieno di incidenti e incomprensioni, ma anche di un curioso sodalizio, dove ciascuno condivide con l’altro ciò che ha.
SPETTACOLO N. 14 – SABATO 15 MARZO 2025 ORE 21,00
LUNGO VIAGGIO VERSO LA NOTTE di Eugene O’Neill con Gabriele Lavia
Scritto da O’Neill tra il 1941 e 1942 e prima assoluta nel febbraio 1956 a Stoccolma, Lungo viaggio verso la notte dopo la morte dell’autore vinse il Premio Pulitzer per la drammaturgia nel 1957 ed è considerato il capolavoro del drammaturgo statunitense. È un’opera-confessione, perché il padre di O’Neill era stato un attore di grande successo, come il protagonista della sua opera teatrale. La casa-prigione della “famigliaccia” che l’autore racconta, in fondo, è proprio casa sua. E qui sta il cammino tortuoso di una possibile messa-in-scena-viaggio di quest’opera, davvero amara. Le vite degli uomini sono fatte di tenerezza e violenza. Di Amore e disprezzo. Comprensione e rigetto. Di famiglia e della sua rovina.
SPETTACOLO N. 15 – SABATO 22 MARZO 2025 ORE 21,00
PIRANDELLO – Trilogia di un visionario con Michele Placido
Pirandello. Trilogia di un visionario, diretto e interpretato da Michele Placido, regala al pubblico l’opportunità di immergersi nelle profondità dell’animo umano attraverso le parole di Luigi Pirandello. Un collage teatrale composto da Lettere a Marta, che ci porta nell’intimità della corrispondenza epistolare con l’attrice Marta Abba; da L’uomo dal fiore in bocca, che ci getta nella frenesia della vita moderna; da La carriola, che ci catapulta in un mondo surreale, una danza tragicomica tra realtà e finzione. Placido dà vita a personaggi che incarnano sfide esistenziali universali, facendoci interrogare sul senso della nostra stessa esistenza.
SPETTACOLO N. 16 – SABATO 29 MARZO 2025 ORE 21,00
SIOR TEODORO BRONTOLON di Carlo Goldoni con Franco Branciaroli
Sior Todero Brontolon di Goldoni fu fin dall’inizio un grande successo. La trama vuole il protagonista avaro, imperioso, irritante, diffidente e permaloso verso il mondo. Ora questo indifendibile “brontolòn” attira un maestro del palcoscenico contemporaneo come Franco Branciaroli, diretto da Paolo Valerio, per una nuova e inaspettata interpretazione. Basti pensare a come, di fronte a un personaggio tanto imponente e attrattivo come Todero, Goldoni affidi al mondo femminile un ruolo sottile e risolutivo. L’unico elemento che nello sviluppo drammaturgico appare pienamente positivo è, infatti, l’alleanza fra la coraggiosa nuora del vecchio avaro e l’intelligente vedova Fortunata, che riesce a salvare la giovane Zanetta da un matrimonio di interesse foriero di sicura infelicità. Il lieto fine, se da un lato celebra il trionfo del vero amore, in tempi in cui il concetto di “patriarcato” domina le nostre cronache imprime alla gioiosità della risoluzione una venatura di turbamento.
SPETTACOLO N. 17 SABATO 5 APRILE 2025 ORE 21,00
NOVEMBER di David Mamet con Luca Barbareschi
È il novembre dell’anno delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti e le possibilità di rielezione del Presidente in carica Charles Smith sembrano scarse: gli indici di gradimento sono in calo, i suoi soldi stanno finendo e la guerra nucleare potrebbe essere imminente. Il Presidente, però, non sembra avere nessuna intenzione di arrendersi. Scritto nel 2007, all’inizio della grande recessione, una delle più grandi crisi economiche di sempre, November di David Mamet, con Luca Barbareschi e Chiara Noschese, anche regista, è uno spaccato ferocemente esilarante di un Paese dove, se è vero che il fine giustifica i mezzi, certamente tutto è possibile quando la sopravvivenza del sogno americano coincide con la propria.
SPETTACOLO N. 18 – SABATO 12 APRILE 2025 ORE 21,00
PIRANDELLO PULP di Edoardo Erba con Massimo Dapporto, Fabio Troiano
Pirandello Pulp di Edoardo Erba, con Massimo Dapporto e Fabio Troiano diretti da Gioele Dix, sembra un semplice gioco di ribaltamento dei ruoli, ma la scoperta di inquietanti verità scuoterà i precari equilibri trovati dai personaggi e farà precipitare la commedia verso un finale inaspettato. Siamo in prova, sul palco dove deve andare in scena Il giuoco delle parti di Pirandello. Maurizio, il regista dello spettacolo, si aspettava un altro tecnico per il montaggio delle luci, ma si presenta Carmine, che non sa nulla dello spettacolo e soffre di vertigini. Maurizio è costretto a ripercorrere tutto il testo per farglielo capire e Carmine, pur di non salire sulla scala a piazzare le luci, si mette a discutere ogni dettaglio della regia. Le sue idee vengono da una sessualità vissuta pericolosamente, ma sono innovative, e Maurizio passa dall’irritazione all’entusiasmo, concependo infine l’idea di una regia pulp: un Giuoco delle parti ambientato in uno squallido parcheggio di periferia, dove si consumano scambi di coppie. I ruoli si invertono, e ora è Maurizio che sale e scende dalla scala per puntare le luci, mentre Carmine è diventato la mente pensante.
SPETTACOLO N. 19 – GIOVEDI 17 APRILE 2025 ORE 19,00
LA BUONA NOVELLA di Fabrizio De André con Neri Marcorè
Dopo Quello che non ho, Neri Marcorè e il drammaturgo e regista Giorgio Gallione rinnovano il loro sodalizio artistico nel nome di Fabrizio De André portando in scena il suo primo concept album, La buona novella. Di taglio esplicitamente teatrale, è costruito quasi nella forma di un’opera da camera con partitura e testo composti per dar voce a molti personaggi: Maria, Giuseppe, Tito il ladrone, il coro delle madri, un falegname, il popolo. Ed è proprio da questa base che prende le mosse la versione teatrale. Prosa e musica sono montati in una partitura coerente al percorso tracciato nel disco. I brani parlati, come in un racconto arcaico, sottolineano la forza evocativa e il valore delle canzoni originali, svelandone la fonte mitica e letteraria. La drammaturgia aggiunta da Gallione, recitata in gran parte da Marcorè, racconta l’antefatto de L’infanzia di Maria, svelandone la nascita ‘miracolosa’ e riempie il vuoto che va dall’infanzia del Cristo alla Crocifissione.
Postato il 16/07/2024